Nel corso dell'Anno europeo del patrimonio culturale 2018, oltre 12,8 milioni di persone hanno partecipato
a più di 23.000 eventi.(1). Da questi dati emerge chiaramente l'impatto potenziale che il patrimonio culturale può avere sullo sviluppo economico e sulla qualità della vita delle persone.

Lo studio di riferimento "Il patrimonio culturale conta per l'Europa" (2015) (2) mostra che circa 300.000 persone lavorano direttamente nel settore del patrimonio culturale nell'Unione europea (UE) e ben 7,8 milioni di posti di lavoro sono creati indirettamente dal settore. Tuttavia, esiste ancora una comprensione limitata dei vantaggi economici che il patrimonio culturale apporta alle regioni e alle città.

Questo documento di lavoro è guidato dalle seguenti domande:

• Come si può definire l'impatto economico del patrimonio culturale? A quali settori economici contribuisce il patrimonio culturale? Quanto è significativo questo contributo?
• Come si misura l'impatto economico del patrimonio culturale? Come può essere espresso in termini quantitativi, a livello territoriale, considerando l'affidabilità e la validità?
• Come si possono confrontare i risultati dell'impatto economico del patrimonio culturale nei territori?

Questo documento di lavoro si basa principalmente sui risultati e sulle evidenze del progetto di analisi mirata ESPON del 2020, "The Material Cultural Heritage as a Strategic Territorial Development Resource: Mapping Impacts through a Set of Common European Socio-economic Indicators" (Il patrimonio culturale materiale come risorsa strategica di sviluppo territoriale: mappatura degli impatti attraverso una serie di indicatori socioeconomici comuni europei) (ESPON HERITAGE) e del progetto ESPON del 2006 "The Role and Spatial Effects of Cultural Heritage and Identity" (Il ruolo e gli effetti spaziali del patrimonio culturale e dell'identità).

Lo trovi interessante? Si prega di trovare il rapporto di seguito.